Canali Minisiti ECM

Certificato sportivo, abolito l'obbligo per i bambini fino a 6 anni

Pediatria Redazione DottNet | 16/03/2018 19:40

Sarà il pediatra a indicare i casi specifici in cui invece occorrerà il documento

Abolito l'obbligo del certificato medico per l'attività sportiva in età prescolare, dei bambini di età compresa tra 0 e 6 anni, ad eccezione dei casi specifici indicati dal pediatra. Lo stabilisce un decreto del Ministero della Salute di concerto messo a punto con il Ministero dello Sport. (clicca qui per scaricare il testo completo)
 
Nel provvedimento si spiega come la Federazione italiana medici pediatri abbia segnalato la necessità di escludere questi bambini dall'obbligo della certificazione medica per promuovere l'attività fisica organizzata dei bambini, facilitare l'approccio all'attività motoria costante fin dai primi anni di vita, favorire un corretto modello di comportamento permanente, nonché evitare di gravare i cittadini ed il Servizio sanitario nazionale di ulteriori onerosi accertamenti e certificazioni. 

Per quanto riguarda gli altri casi giova ricordare che il Decreto Ministeriale del 08/08/2014 del Ministro Lorenzin precisa che il certificato medico è obbligatorio per lo svolgimento di attività sportiva non agonistica svolta in ambito parascolastico o all'interno delle Federazioni nazionali sportive iscritte al Coni. Per cui se un ragazzo pratica attività sportiva a scuola fuori dall'orario di lezione deve procurarsi il certificato di buona salute rivolgendosi al medico di famiglia, al pediatra o a un medico sportivo.

pubblicità

L'art 1 delle linee guida definisce le attività sportive non agonistiche quelle praticate dai seguenti soggetti:

a) gli alunni che svolgono attività fisico-sportive parascolastiche organizzate dagli organi scolastici;

b) coloro che praticano attività organizzate dal CONI, da società sportive affiliate alle Federazioni nazionali, alle Discipline associate, agli Enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI, che non siano considerati atleti agonisti ai sensi del decreto ministeriale 18 febbraio 1982.

c) coloro che partecipano ai Giochi sportivi studenteschi nelle fasi precedenti a quella nazionale.

Invece il Certificato medico di sana e robusta costituzione previsto ogni volta che si voleva frequentare una palestra o una piscina è stato anch'esso abolito.

L'attività sportiva svolta presso società o centri sportivi non affiliati al Coni non è infatti considerata attività parascolastica o agonistica, per cui il certificato di buona salute non è più necessario. Questo non significa che, per finalità assicurative, la palestra o il centro sportivo non possano richiedere ai propri iscritti il certificato di attività sportiva non agonistica. In questi casi quindi meglio presentarlo.

Commenti

Rispondi
Rispondi

I Correlati

Staiano: “L’incidenza più elevata di morbillo è stata osservata nella fascia di età tra 0 e 4 anni; 11 casi avevano meno di 1 anno di età. Le alte coperture vaccinali sono l’unico strumento di difesa”

La qualità delle relazioni sociali può aiutare nel passaggio tra infanzia e adolescenza

Il ricalcolo interamente contributivo della pensione può essere conveniente in alcuni casi particolari come quello in cui il lavoratore si ritrovi ad avere dei periodi di diversi anni di mancata contribuzione

Romano: "Obiettivo primario di limitare sia il ricorso indiscriminato ad esami invasivi e inutili sia l’utilizzo di farmaci somministrati senza chiare indicazioni"

Ti potrebbero interessare

Uso di e-cig per uno su cinque, leggero calo per la cannabis

Berni Canani: "Più colpita la fascia inferiore ai tre anni". L’alimento più spesso responsabile è il latte (55%) seguono uova (33%) e frutta secca (24%)

Staiano: “L’incidenza più elevata di morbillo è stata osservata nella fascia di età tra 0 e 4 anni; 11 casi avevano meno di 1 anno di età. Le alte coperture vaccinali sono l’unico strumento di difesa”

Il 7 aprile la prima Giornata di sensibilizzazione

Ultime News

I consigli degli ortopedici della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia, SIOT e della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia Pediatrica, SITOP

I dati Pharma Data Factory (PDF): nel primo trimestre del 2024 questi indicatori diventano rispettivamente 455,4 milioni di confezioni e 4,6 miliardi di euro

Rossi: “È impossibile far rientrare in un codice una patologia specifica e spesso è multifattoriale. Questa è una assurdità che va condannata ed evitata con ogni mezzo”. Cimo-Fesmed: “Auspichiamo più interventi strutturali”

Leccese: “Il sintomo più tipico della spondiloartrite assiale è la lombalgia più comunemente nota come mal di schiena”